1200 ragazzi con la voglia di cambiare il mondo

Anche sette pavesi alla Scuola di Formazione Studenti dell’Azione Cattolica in Abruzzo

di Michele Frigerio


Venerdì 11 marzo noi studenti del rinato Movimento Studenti di Azione Cattolica della diocesi di Pavia abbiamo “marinato” la scuola per partecipare, insieme ad altri 1200 studenti provenienti da tutta Italia, alla Scuola di Formazione Studenti: l’evento più importante, più intenso e più partecipato fra quelli organizzati dalla segreteria nazionale MSAC il lungo viaggio che ci ha portato a Montesilvano in provincia di Pescara, ove si è svolta la tre giorni, lo abbiamo percorso con tutti gli MSACcchini della Lombardia, una sessantina di studenti in tutto.

Il titolo della tre giorni è stato “Siamo presente! – La scuola che educa alla partecipazione”. Quello della partecipazione è un tema molto spinoso e molto sentito dal Movimento Studenti di AC che ha voluto dedicare un anno intero per riflettere sul tema in vari ambiti, quali la partecipazione in Europa, la partecipazione nell’economia e la partecipazione alla politica.

Il tema della partecipazione lo abbiamo potuto analizzare più da vicino durante la mattinata di sabato 12 marzo grazie agli illustri ospiti che sono intervenuti a partire dal professor Sandro Calvani, che ha portato alla nostra attenzione i problemi legati alla globalizzazione.

Successivamente abbiamo “interrogato” l’europarlamentare Silvia Costa riguardo all’importanza dei giovani in Europa, l’assessore alle politiche sociali Rita Visini per quello che riguarda la partecipazione giovanile in politica, ed infine Luca Raffaele ha portato dei buoni esempi di partecipazione alla vita economica.

Nel pomeriggio di sabato invece abbiamo messo in pratica le belle ed impegnative parole che ci erano state dette in mattinata, attraverso dei workshop suddivisi nei tre ambiti; per ciascuno c’erano attività diverse che stimolavano la nostra voglia di conoscere, di partecipare, di cambiare, e ci rendevano sempre più consapevoli che noi giovani non siamo il futuro, ma siamo il presente del nostro paese, siamo il presente del nostro mondo.

Domenica 13 marzo è stato il giorno delle testimonianze di persone che nella loro vita hanno deciso di “scendere dall’albero”, come ha ripetuto più volte, in modo puramente simbolico, uno dei testimoni intervenuti: Alex Corlazzoli maestro e giornalista che ha portato la sua testimonianza di maestro, di come insegna ai suoi ragazzi a protestare, protestare nel senso di “testimoniare per”.

Poi è stata la volta di Aneela Nelson, una maestra pakistana che da sempre nel suo paese lotta per il diritto all’istruzione proprio come sta facendo la giovane Malala. Aneela però combatte dall’altra parte della cattedra; inoltre Aneela si trova oggi in Italia perchè in Pakistan i cristiani purtroppo non hanno vita facile.

Molto toccante è stata anche la testimonianza di un altro pakistano: Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, politico pakistano ucciso per le sue politiche volte a difendere le minoranze religiose del Pakistan; qualche anno dopo il primo ministro nomina il fratello Paul come ministro per le minoranze religiose per continuare il lavoro svolto da suo fratello.

Infine, abbiamo ascoltato la testimonianza di Francesco Messori, capitano della nazionale di calcio amputati, da lui stesso fondata quando aveva appena 14 anni; Francesco con la sua testimonianza ci ha voluto dimostrare che per lui non avere un arto non è mai stato un problema, e che anche senza una parte del corpo si possono fare grandi cose.

Dopo questa tre giorni sentiamo che il sogno di far rinascere il MSAC qui a Pavia, che inizialmente era il sogno di due ragazzi con una folle idea per la testa, ora è il sogno di un gruppo di studenti pavesi e forse non è poi così lontana la sua realizzazione.

Quante volte noi studenti, noi giovani ci siamo sentiti dire che siamo una generazione senza valori, senza ideali, una generazione di fannulloni. Ecco, forse queste persone non hanno mai partecipato alla Scuola di Formazione Studenti, perchè chi ha avuto questa fortuna può dire di aver visto tanti studenti con ideali , tanta voglia di partecipare, voglia di non stare sopra l’albero, voglia di cambiare il mondo…

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