Festa dell’Adesione 2018

Discorso della Presidente Carla Conti in occasione della Preghiera dell'Adesione, 25 novembre 2018

L’icona biblica che quest’anno accompagna la nostra Associazione è particolarmente significativa e impegnativa perché interpella profondamente il nostro modo di vivere nella Chiesa.
“Tutto quello di cui abbiamo bisogno” significa proprio l’accoglienza che, passando dall’ascolto, apre al servizio.
E’ l’ascolto della Parola a cui il nostro Vescovo, che ancora oggi condivide con noi questo momento importante per l’Associazione, ci richiama quest’anno in particolare con la Sua lettera pastorale.
E insieme all’ascolto della Parola siamo chiamati a “coltivare la virtù dell’incontro”, aprendo gli occhi e il cuore alle esigenze delle persone che ci sono affidate, delle nostre Parrocchie e della nostra Chiesa.
Aderire all’Azione Cattolica significa generare relazioni belle che possano continuamente stimolare modalità diverse di formazione e di servizio, significa non accontentarsi mai del “si è sempre fatto così”, significa accettare sfide sempre nuove e diverse.
E’ la sfida di credere ancora e sempre nella formazione, investendo tempo ed energie nella cura degli educatori che si mettono al servizio delle nostre parrocchie e dei nostri cammini.
E’ la sfida di continuare a proporre cammini declinati nelle varie fasce di età, percorsi che mettono al centro la Parola senza dimenticare la vita e con una grande attenzione alle relazioni personali perché in gruppo è più facile camminare, nel gruppo ci si sostiene, ci si aspetta e ci si confronta.
E’ la sfida del Movimento Studenti che continua la sua missione nelle nostre scuole, dimostrando che si può essere cristiani lì dove si vive, testimoniando un modo serio e responsabile di stare nei nostri ambienti di vita.
E’ la sfida di giovani e adulti si mettono insieme per pensare la politica, con la P maiuscola come chiede Papa Francesco ma anche sotto le parti come suggerisce il nostro presidente nazionale Matteo Truffelli. Perché l’Azione Cattolica vuole continuare a formare coscienze critiche e obiettive, che abbiano a cuore il bene comune e la costruzione di una società solidale e accogliente.
E’ la sfida di essere nella Chiesa da adulti nella fede, coltivando l’esercizio del discernimento, esprimendo opinioni, facendo emergere le criticità e cercando soluzioni insieme ai nostri Pastori.
Tutto questo è faticoso e impegnativo, ma Papa Francesco ci dice che “è bene che le sfide ci siano, perché ci fanno crescere, sono segno di fede viva, di una comunità viva che cerca il suo Signore e tiene occhi e cuori aperti”.
Mi piace pensare alla nostra Associazione come ad una grande famiglia in cui ci si educa a vicenda, in cui gli adulti accompagnano i giovani e i giovani interpellano gli adulti, in cui si cammina insieme, ci si sostiene, si festeggia e si piange insieme.
E come capofamiglia io vorrei ringraziare ad uno ad uno tutti voi, Soci e amici, presidenti parrocchiali, membri di settore e del Consiglio diocesano perché l’Azione Cattolica ha bisogno del sostegno e della preghiera di ognuno di voi.
Vorrei ancora ringraziare il nostro Vescovo per la sua presenza e la sua vicinanza e i nostri Assistenti Don Stefano, Don Davide e Don Lorenzo: grazie perché sappiamo bene che essere assistenti dell’Azione Cattolica è impegnativo. I laici di AC si sentono corresponsabili nella Chiesa e chiedono molto ai loro Sacerdoti, ma vogliono loro anche molto bene.
Vorrei ringraziare la mia Presidenza che sopporta le mie frequenti sollecitazioni, che mi supporta con discrezione e amicizia: siete davvero tutti preziosi.
Credo però di dovere un pensiero e un ringraziamento particolare ai nostri giovani e giovani adulti che in presidenza e nei settori lavorano con passione, lasciandosi continuamente interpellare dalle tante necessità dell’Associazione.
Davvero a volte mi basta dire “bisognerebbe…” “mi piacerebbe….” per sollecitare risposte e disponibilità generose: dalle più pratiche, il sito, il nuovo logo, i volantini, alle più impegnative e sfidanti, la costruzione di nuovi percorsi, la riproposta di feste dimenticate, la relazione con le persone che a volte trova disponibilità impensate, il ripensare continuamente il ruolo dell’Associazione.
Grazie davvero ragazzi: l’Azione Cattolica e la Chiesa di Pavia hanno bisogno di giovani come voi. Siete davvero il segno di un futuro possibile e bello.
Affidiamo tutto questo al Signore e, come Marta e Maria, apriamo il cuore all’accoglienza, ascoltiamo quanto ci viene chiesto e mettiamoci al servizio, come sempre, insieme.

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