I nostri giovani alla GMG di Lisbona

Molti giovani dell’Azione Cattolica di Pavia hanno partecipato alla GMG, vivendo insieme un’esperienza entusiasmante e intensa. Abbiamo pensato di raccogliere alcune piccole ma significative testimonianze.

Daniele: alla GMG ho potuto vivere giorni di abbondanza, tanta infatti è stata la fatica, ma tanto è quello di cui sento di aver fatto esperienza. Siamo partiti dalle nostre piccole realtà quotidiane e ci siamo trovati catapultati nel mondo, osservando e incontrando diversi modi di vivere la fede, chi in modo più personale, chi più espansivo e chi non ha smesso di suonare neanche durante la notte della Veglia. Tutta questa abbondanza richiede cura, per conservarla e per far sì che almeno qualcosa di tutto ciò che abbiamo vissuto possa trovare testimonianza nel nostro quotidiano; come ha detto il Papa, infatti, la nostra gioia deve essere gioia missionaria.

Samuele: la GMG è stata una festa che ha unito un milione e mezzo di giovani da tutto il mondo

Dorotea: la frase di Papa Francesco che mi ha colpita di più è stata: “Dio ci ama come siamo”, pronunciata durante la cerimonia di accoglienza. A volte noi giovani facciamo fatica ad accettarci per quello che siamo. In quei momenti avremmo bisogno di qualcuno che, con la stessa dolcezza del Papa, ci dica “Dio ci ama come siamo”, io ti amo per quello o quella che sei. Papa Francesco ci ha detto anche durante l’omelia della S. Messa conclusiva: “Non temete, coraggio, non abbiate paura!”. Di fronte ad un futuro incerto, noi giovani avremmo bisogno di qualcuno che ci guardi negli occhi e ci incoraggi ad andare avanti senza paura. La GMG mi ha dato l’opportunità di vivere un’esperienza nuova, unica, bellissima e ricca di emozioni, che mi ha portata a confrontarmi con me stessa, facendomi superare molto limiti oltre i quali non avrei mai pensato di poter andare.

Simone: la GMG mi ha fatto scoprire come la fede possa essere un mezzo per comunicare con il resto del mondo

Chiara: sono partita per la GMG carica di speranze e aspettative, con una grande sete di Dio ma anche con il timore di non essere abbastanza, di non essere una cristiana “all’altezza” di tanti altri ragazzi con cui condivido la fede. Le parole di Papa Francesco durante l’accoglienza, “siamo amati così come siamo, non come vorremmo essere: come siamo adesso” e, soprattutto, “siamo chiamati, così come siamo”, mi hanno aperto a un nuovo orizzonte, nel quale devo mettermi in gioco ora, in servizio per gli altri senza paura di deludere delle aspettative.

Mario:  è stata un’esperienza che mi ha lasciato veramente senza parole

Camilla: la GMG rappresenta un esempio di comunità cristiana aperta a tutti che mi fa sperare in una Chiesa realmente accogliente.

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