C’è ancora domani? Campo adulti e famiglie AC Pavia

Da sempre, la religione è anche un modo per consolarsi delle difficoltà della vita. Ridurre il cristianesimo a questo tuttavia è una tentazione che dobbiamo superare.  Se non altro perché, come ci viene fin troppo spesso ricordato, l’idea consolatoria della religione si presta a evitare di disturbare il potere di questo mondo, finendo per essere complici dell’ingiustizia. 

Possiamo aiutarci a superare questa riduzione, semplicemente leggendo il Vangelo. 

Pensiamo a quegli uomini che, dopo aver posto tante speranze nel Signore, lo hanno visto morire da infame con il consenso dello stesso popolo che lo aveva accolto in Gerusalemme, e hanno ripreso a fare i pescatori. 

Tornando verso riva, dopo una notte infruttuosa, vedono un tizio sulla spiaggia che chiede da mangiare e non possono che rispondere che non hanno nulla. 

Chissà cosa hanno pensato quando quest’uomo dice di gettare ancora la rete. Eppure lo ascoltano, gettano la rete e, dice il Vangelo, fanno anche tanta fatica a portarla a riva, anche se sono del mestiere.

A quel punto lo trovano sulla spiaggia che ha già arrostito del pesce da offrire a loro. 

Noi ci saremmo alterati,  e con qualche ragione; gli Apostoli hanno riconosciuto il Signore. 

Abbiamo voluto scegliere per il Campo Adulti 2024 il titolo “C’è ancora domani?”, aggiungendo un punto interrogativo ad una bella storia raccontata dal cinema, per richiamare che le difficoltà della vita oggi vanno prese sul serio. 

I rapporti tra le persone risultano sempre più conflittuali, pensiamo alla guerra ma non solo. Il mondo dell’educazione è sempre più incolpato per qualunque problema, ma il ruolo di educatore e insegnante è sempre meno considerato. La stessa Chiesa appare inutile se, come ha detto una ragazza, non insegna a pregare ma a recitare preghiere. 

Eppure è in queste acque che dobbiamo gettare la rete, riconoscendo i problemi che ci sono oggi e facendo la nostra fatica, consapevoli che ci sono anche strade nuove che dobbiamo solo scoprire. 

Dio non ci toglie il dolore, come non ci nega la libertà, anche di respingerlo; se lo accogliamo, si fa nostro compagno in qualunque difficoltà anche la più estrema. Essere cattolici adulti è riconoscere questo mistero e ritornare bambini nella capacità di stupirci e lasciarci guidare da Lui, senza rinunciare alla nostra responsabilità di gettare la rete.

Trovate in queste pagine la locandina e le informazioni per le iscrizioni e la partecipazione al campo. 

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