Il mio campo MSAC

Il campo MSAC, che si è svolto dal 4 al 7 settembre con gli amici di MSAC Bergamo e Mantova, ha rappresentato per me una vera e propria svolta. Il tema principale era la politica, un argomento che reputo affascinante. Nella prima attività dovevamo indovinare attraverso delle immagini degli eventi e organi politici, simboli e personaggi che hanno avuto a che fare con la politica. Successivamente abbiamo posizionato le immagini del gioco precedente all’interno di una bussola politica, discutendo le scelte prese. Infine con una provocazione riguardo una misura parlamentare ci hanno stimolato ad esprimere i nostri punti di vista sul tema.

Il giorno successivo abbiamo svolto molte attività:

➣MSAC cafè: accompagnati da biscotti e caffè, ci siamo confrontati sulla politica come opportunità o limite per la scuola e dopo vari momenti di condivisione abbiamo scritto le nostre opinioni.

➣l’assemblea dinamica: in seguito ad un’affermazione ci siamo divisi in 4 gruppi e, dopo aver preso posizione, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con i compagni di gruppo e mandare un rappresentante e ad esprimere la nostra posizione cercando di convincere chi non si è schierato ad unirsi.

➣incontro con la sindaca Simona di Pedrengo che ci ha raccontato in maniera veramente coinvolgente molti aneddoti, ha spiegato come funziona un comune ed è stata disponibile a rispondere a tutte le nostre domande.

Abbiamo concluso la giornata con una caccia al tesoro molto curata.

Il terzo giorno siamo partiti per la gita al Passo della Sella. Abbiamo condiviso momenti di spiritualità insieme a Don Alberto, Assistente regionale MSAC, che ha fatto molti interventi interessanti, su cui abbiamo potuto meditare durante il percorso. Arrivati in una piccola distesa di prato, abbiamo mangiato, giocato a carte e poi, durante la discesa, a roverino. Tornati alla Casa, si è svolta la messa con il Don e abbiamo cenato. Dopo esserci vestiti elegantemente, abbiamo partecipato alla corrida, evento tipico dei campi, dove, in piccoli gruppi, si mette in mostra una propria abilità o si allestisce un proprio spettacolo; ho sempre apprezzato le corride perché le reputo un momento divertente e leggero.

Questo campo per me è stato un mix di emozioni. All’inizio ero preoccupato, ma poi ho iniziato a conoscere molte persone d’oro. Sono riuscito a prendere posizione ed esprimermi pienamente durante le attività proposte. Mi sono sentito accolto e a mio agio e dopo un istante che ero a casa avevo già nostalgia delle giornate vissute in maniera così frenetica. D’altronde, la nostalgia è la sfortuna dei fortunati, ed io mi ritengo veramente fortunato ad aver potuto partecipare ad un’esperienza tanto bella.

Gabriele Grugni

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